Giù Cigo e Cigs. Cassa in deroga azzerata in attesa dei fondi
Si conferma in calo il ricorso alla cassa integrazione nei primi mesi del 2015. In linea con la tendenza già evidenziatasi a gennaio e febbraio, le ore autorizzate dall’Inps hanno fatto segnare anche a marzo una sensibile riduzione rispetto allo stesso mese dello scorso anno: l’Inps ne ha registrate un totale di 1.856.950, il 46% in meno rispetto agli oltre 3,4 milioni di ore richieste nello stesso mese del 2014. Il totale del primo trimestre sale a 5.260.916 ore, contro i 9,9 milioni dello scorso anno, con una flessione del 47%.
Dietro al dato anche il blocco della cassa in deroga, sostanzialmente inutilizzata quest’anno in attesa del rifinanziamento dei fondi da parte del Governo. Da gennaio a marzo in Fvg ne sono state autorizzate soltanto 10mila ore, a fronte di richieste per 1,2 milioni di ore nel primo trimestre 2014. Va detto però che dimiscuiscono anche il ricorso alla cassa ordinaria e ordinaria, in calo rispettivamente del 44% e del 16% rispetto allo scorso anno. Nonostante risulti quasi dimezzata, la Cigs continua ad assorbire la parte preponderante degli interventi, con quasi 4 milioni di ora autorizzate a fronte dei 5,3 milioni di ore totali.
Sensibili diminuzioni nelle richieste si registrano in tutti i territori, con flessioni rispettivamente del -36% a Trieste, -41% a Udine e Pordenone, -75% di Gorizia, e in tutti i comparti chiave, dove il ricorso alla cassa ammonta a 2,1 milioni di ore, il 48% in meno rispetto al 2014. Richieste in netto calo anche nel legno (-25%) e nell’edilizia (-29%).
Dietro al dato anche il blocco della cassa in deroga, sostanzialmente inutilizzata quest’anno in attesa del rifinanziamento dei fondi da parte del Governo. Da gennaio a marzo in Fvg ne sono state autorizzate soltanto 10mila ore, a fronte di richieste per 1,2 milioni di ore nel primo trimestre 2014. Va detto però che dimiscuiscono anche il ricorso alla cassa ordinaria e ordinaria, in calo rispettivamente del 44% e del 16% rispetto allo scorso anno. Nonostante risulti quasi dimezzata, la Cigs continua ad assorbire la parte preponderante degli interventi, con quasi 4 milioni di ora autorizzate a fronte dei 5,3 milioni di ore totali.
Sensibili diminuzioni nelle richieste si registrano in tutti i territori, con flessioni rispettivamente del -36% a Trieste, -41% a Udine e Pordenone, -75% di Gorizia, e in tutti i comparti chiave, dove il ricorso alla cassa ammonta a 2,1 milioni di ore, il 48% in meno rispetto al 2014. Richieste in netto calo anche nel legno (-25%) e nell’edilizia (-29%).