Immigrazione, la Cgil per una nuova legge regionale
«I cambiamenti apportati dalla Giunta regionale alla manovra finanziaria vanno nella direzione giusta. Però servirà un ulteriore impegno, anche dopo l’approvazione della Finanziaria, a sostegno degli investimenti, dell’occupazione e sul welfare». Lo ha chiesto il segretario regionale della Cgil Franco Belci, in apertura dell’attivo dei delegati convocato stamane a Pasian di Prato (Udine), alla presenza di Guglielmo Epifani.
Pur giudicando positivamente le prime misure assunte dall’esecutivo regionale per contrastare la crisi, e in particolare «gli investimenti sulle infrastrutture, la decisione di istituire una cabina di regia con le forze sociali e di stanziare più fondi sulle politiche per il lavoro», Belci ha chiesto maggiori investimenti sul sociale: sostegno alle famiglie, servizi agli anziani, lotta alla povertà, contenimento delle tariffe dei trasporti e politiche per la casa.
Rifacendosi alla proposta di “congelamento” della Bossi-Fini avanzata nelle scorse settimane da Epifani, Belci ha definito «khomeiniste» le posizioni assunte dalla Lega in materia di immigrazione. «L’opposizione ai ricongiungimenti familiari e la proposta dei 15 anni di residenza per l’accesso agli alloggi pubblici – ha detto – sono segnali inquietanti. Bisogna andare esattamente in direzione opposta, rilanciando le politiche per l’integrazione, ferme dopo l’abrogazione della legge Antonaz. Un obiettivo che va raggiunto con il sostegno delle forze imprenditoriali e delle associazioni degli immigrati. Se Giunta e Consiglio non si muoveranno in questo senso – ha concluso Belci – proporremo a Cisl e Uil di avviare una campagna di firme per una proposta di legge regionale di iniziativa popolare».