In 700 a Roma dal Fvg per dire no al ritorno dei voucher
Sono stati circa settecento i manifestanti del Friuli Venezia Giulia che hanno raggiunto Roma per partecipare alla giornata di protesta organizzata dalla Cgil contro la reintroduzione dei voucher, prevista dalla manovra estiva approvata giovedì dal Senato. «Come ha detto Susanna Camusso dal palco di piazza San Giovanni – commenta dalla capitale il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta – siamo di fronte a uno schiaffo senza precedenti all’istituto del referendum, visto che si è approvata una norma con pochissime variazioni sostanziali rispetto a quella cancellata solo cinque settimane prima. E’ evidente a tutti che l’unico obiettivo del Governo era quello di mandare a monte il referendum che era stato indetto per il 28 maggio. Per questo confidiamo non solo in un cambio di rotta del Parlamento in sede di conversione in legge del decreto approvato giovedì, ma proseguiamo convinti anche verso la strada del ricorso alla Consulta, per violazione dell’articolo 75 della Costituzione».
Pezzetta sottolinea come la Cgil fosse favorevole a una regolamentazione del lavoro occasionale accessorio, «ma limitata ad alcuni settori come quello dell’assistenza familiare, e strutturata in maniera tale da evitare gli abusi che hanno fatto dei voucher un vero e proprio strumento di dumping contrattuale, come testimoniano i 130milioni di buoni utilizzati lo scorso anno a livello nazionale e i quasi 6 milioni riscossi solo in Friuli Venezia Giulia».