Insiel, la Regione non chiarisce i dubbi
«Le linee guida che si sono state consegnate, come ha spiegato lo stesso Tondo, sono solo una bozza di piano industriale. Ci aspettiamo dunque che i prossimi incontri con i vertici aziendali e con la Giunta, a partire dal tavolo tecnico che si riunirà alla fine del mese, chiariscano i dubbi lasciati irrisolti dal documento». È un giudizio interlocutorio, quello espresso dal segretario generale della Fiom-Cgil di Udine Maurizio Balzarini. «Ci sono stati forniti dei numeri – spiega – ma senza chiarire due aspetti fondamentali, il primo dei quali riguarda gli esuberi. In tutto sono 85: per 30 la soluzione ipotizzata è quella degli incentivi al prepensionamento, 10 sono contratti a termine che non saranno rinnovati, sui restanti 45 non ci è stato ancora detto nulla. Il secondo punto da chiarire è relativo ai criteri sulla base dei quali sono state costruite le stime di fatturato. Su Insiel 2 si prevede un calo di 2,3 milioni nel 2009 rispetto all’attuale volume d’affari, mentre nel 2010 è stata stimata una crescita molto ingente, superiore ai 4,3 milioni di euro: la regione dovrà dirci come conta concretamente di raggiungere questo risultato».
Le perplessità sono molte, ma il rappresentante della Fiom evita di calcare la mano: «Allo stato attuale ogni valutazione è prematura: aspettiamo risposte chiare sulle due grandi questioni che ho detto». Il prossimo appuntamento, per i sindacati, è fissato al 26 agosto, quando si riuniranno le segreterie territoriali e le Rsu: un incontro convocato per definire le richieste unitarie da presentare al tavolo tecnico in programma tra il 27 e il 28 agosto.