La Cgil Fvg ribadisce il suo deciso e forte No al decreto Pillon
La Cgil Fvg torna in campo con una serie di iniziative per
contrastare il decreto Pillon, la cui discussione è ripartita
proprio oggi in Commissione giustizia del Senato. Innanzitutto il
sindacato chiederà ai capigruppo del Consiglio regionale di
preparare un ordine del giorno che impegni le forze politiche
regionali a lavorare per cancellare il disegno di legge.
contrastare il decreto Pillon, la cui discussione è ripartita
proprio oggi in Commissione giustizia del Senato. Innanzitutto il
sindacato chiederà ai capigruppo del Consiglio regionale di
preparare un ordine del giorno che impegni le forze politiche
regionali a lavorare per cancellare il disegno di legge.
La Cgil pertanto
ribadisce il suo forte No a un disegno che se approvato, segnerebbe
un grave ritorno al passato: renderebbe infatti molto più complesso
e costoso il processo di separazione e divorzio, aumenterebbe i
conflitti tra i genitori e penalizzerebbe i figli, costringendoli
spesso a un regime obbligato di doppio domicilio. In sostanza,
rappresenterebbe un pesante passo indietro in materia di famiglia e
contro i diritti dei minori e quelli delle donne, che sarebbero
penalizzate anche dalle norme che peggiorano o limitano la loro
tutela quando siano bersaglio di comportamenti violenti da parte del
coniuge o dell’ex coniuge.
ribadisce il suo forte No a un disegno che se approvato, segnerebbe
un grave ritorno al passato: renderebbe infatti molto più complesso
e costoso il processo di separazione e divorzio, aumenterebbe i
conflitti tra i genitori e penalizzerebbe i figli, costringendoli
spesso a un regime obbligato di doppio domicilio. In sostanza,
rappresenterebbe un pesante passo indietro in materia di famiglia e
contro i diritti dei minori e quelli delle donne, che sarebbero
penalizzate anche dalle norme che peggiorano o limitano la loro
tutela quando siano bersaglio di comportamenti violenti da parte del
coniuge o dell’ex coniuge.
La Cgil nazionale,
assieme ad altri promotori (Uil, associazioni femministe e rete dei
centri Antiviolenza), già oggi ha organizzato varie iniziative
contro il decreto Pillon: una conferenza stampa in Senato a cui sono
state invitate tutte le forze politiche (ad esclusione della Lega)
perché dichiarino pubblicamente la loro posizione e il loro impegno
per cancellare i disegni di legge, un tweet bombing con gli hashtag
#noPillon e #cancellaPillon, e un presidio davanti alla Camera in
piazza Montecitorio.
assieme ad altri promotori (Uil, associazioni femministe e rete dei
centri Antiviolenza), già oggi ha organizzato varie iniziative
contro il decreto Pillon: una conferenza stampa in Senato a cui sono
state invitate tutte le forze politiche (ad esclusione della Lega)
perché dichiarino pubblicamente la loro posizione e il loro impegno
per cancellare i disegni di legge, un tweet bombing con gli hashtag
#noPillon e #cancellaPillon, e un presidio davanti alla Camera in
piazza Montecitorio.