La Cgil attacca: dalla Cdl proclami ma pochi fatti
Cgil all’attacco: sotto tiro il presidente della Regione Renzo Tondo e la sua Giunta. «C’ è da essere veramente preoccupati – spiega il segretario regionale del sindacato Franco Belci – dopo il vertice di maggioranza di venerdì. Non una riga sulla crisi (tranne la buona volontà della Rosolen), non una riga sul sostegno al reddito dei precari e parasubordinati, individuati da Tondo come assoluta priorità in una intervista di inizio anno forse condizionata dal buonismo post natalizio».
I timori del sindacato si concentrano sulla congiuntura economica e sul comportamento della Giunta: «A venti giorni dalla convocazione del “tavolo anticrisi” – attacca – ancora il nulla». Belci polemizza anche sui temi affrontati nel vertice di maggioranza di venerdì: «Prima la “delegificazione”, di cui si sente certamente il bisogno, ma sulla quale si può forse aspettare un po’: la Regione, in questo momento, ha più bisogno di pane che di salmone. Secondo – continua – la penalizzazione degli immigrati in relazione alla carta famiglia, della quale qualche leghista si era evidentemente scordato. E come ‘contorno’ – ironizza il sindacalista – le ronde, con una ghiotta anticipazione della pericolosa scelta nazionale da parte dell’assessore più evanescente della Giunta. Il ‘dolce’ lo porta Fontanini che, scordato il suo ruolo istituzionale, annuncia la costituzione nelle quattro province delle “ronde padane”, che non eviteranno alcuno stupro ma creeranno, come denunciano i Sindacati di polizia, una rischiosa confusione».
L’attacco all’evanescenza è diretto all’assessore Federica Seganti. «Non basta il ‘no’ unanime dei sindaci dei capoluoghi – dice Belci – la Seganti è già pronta con gli albi dei volontari e scatta la rincorsa: la Fiamma Tricolore di Trieste ha già pronti. A quando ulteriori iniziative per la purezza della razza “friulgiuliana” o le ronde di Pdl e Udc?». «Comincio a pensare che al governo regionale ci sia una maggioranza irresponsabile – insiste Belci – ma credo nella buona volontà e nella sincerità di Tondo, e ritengo condivisibili i titoli della sua introduzione alla riunione del “tavolone”: mi attendo una convocazione a breve. (b.p.)