Lavoro, preoccupa la stretta sugli ammortizzatori

«Il recupero occupazionale si conferma debole, così come si conferma debole, per non dire nullo, l’effetto jobs-act, svanito con il venir meno degli incentivi». Orietta Olivo, responsabile lavoro e welfare della Cgil Fvg, conferma così i dati sull’andamento occupazionale nel terzo trimestre, diffusi dall’Istat e analizzati dall’Ires Fvg: «Il calo della percentuale di disoccupazione, che scende al 7,2%, non deve illuderci – prosegue Olivo – in quanto è legato più a fattore tecnici e demografici che a un incremento occupazionale pressoché impercettibile, visto che mediamente gli occupati censiti dall’Istat nei primi  nove mesi dell’anno sono appena 1.700 in più rispetto al 2016. Una mancata ripresa che preoccupa ancora di più alla luce della imminente “pensionamento” della mobilità, che dal 1° gennaio 2017 sarà sostituita dalla Naspi per tutti i lavoratori, e dal possibile venir meno, in molte realtà, della possibilità di ricorrere alla Cigs, visti i limiti massimi stabiliti per l’accesso agli ammortizzatori».
Da qui il rinnovato appello della Cgil alla Regione, perché vengano intensificati gli sforzi sul fronte delle politiche attive del lavoro, «per far fronte alla doppia emergenza – conclude Olivo – della disoccupazione giovani e del ricollocamento degli over ’50 che hanno perso il posto di lavoro».

I DATI SUL MERCATO DEL LAVORO (SEZIONE OSSERVATORIO)