Legge Ciriani, avviare subito il confronto sulle modifiche

« La Cgil dovrebbe bussare alla porta del Pd? La Lega Nord sbaglia bersaglio. Contro la legge Bertossi proclamammo uno sciopero: accusarci di essere stati conniventi con il centrosinistra è del tutto fuori luogo». Il leader della Cgil Franco Belci replica così alle critiche rivolte da Maurizio Franz, presidente della Seconda commissione, nei confronti della segretaria regionale della Filcams-Cgil Susanna Pellegrini.
«La posizione del sindacato – prosegue Belci – è sempre stata chiara e coerente: eravamo contro l’innalzamento del tetto a 29 domeniche e contro la deroga per i negozi sotto i 400 metri, ma abbiamo accettato tale soluzione perché fu il frutto di una mediazione estremamente difficile. Ma alla luce dei fatti si tratta di un equilibrio precario, che non ha evitato distorsioni, contenziosi e fughe in avanti da parte delle aziende. Emblematica, oltre al caso del Palmanova Outlet, la querelle triestina sullo status di città d’arte e sui licenziamenti che, secondo due gruppi commerciali, sarebbero stati causati dal limite alle aperture domenicali. Una vicenda sulla quale la Lega ha preferito spesso sorvolare».
Chiusa la polemica, Belci invita tutte le parti in causa a un approccio più costruttivo. «Se la Lega è decisa a portare avanti la sua battaglia per la revisione della legge Ciriani – spiega – prema per accelerare i tempi di discussione sul provvedimento. Non solo nell’ambito della Giunta e della maggioranza, in coerenza con gli obiettivi dichiarati in campagna elettorale, ma anche con le parti sociali. È evidente infatti la legge dovrà essere il frutto di un percorso condiviso, con l’obiettivo di cercare un nuovo, indispensabile punto di equilibrio tra i diversi interessi in campo».