Libia e immigrazione, dalla Lega Nord parole inquietanti
«Di quanto ha detto Narduzzi condivido solo due cose: il riconoscimento dell’impotenza del Governo, la cui attenzione è concentrata sul bunga bunga e sui processi a Berlusconi, e la richiesta di chiudere il Cie di Gradisca, anche se temo che essa non sia stata fatta con lo stesso spirito col quale la fa da anni il nostro sindacato». Il segretario regionale della Cgil commenta così le esternazioni di Narduzzi sull’emergenza immigrazione legata alla crisi libica.
«La proposta di costruire campi di lavoro in Aspromonte per gli immigrati libici, mette in luce – secondo Belci – due tipi di xenofobia: quella verso gli extracomunitari e quella verso il meridione che, par di capire, sarebbe l’unico luogo adatto per accogliere i libici che il nord dovrebbe invece rifiutare. Ma particolarmente grave e inquietante, per Belci, sono da un lato la totale indifferenza nei confronti dei diritti umani, il cui mancato rispetto spinge sulle nostre coste uomini, donne e bambini oggetto di violenze da parte di un dittatore fino a ieri adulato dal Governo, dall’altro l’evocazione di uno scenario da brivido come quello dei campi di lavoro».