Navi da crociera, un’opportunità per tutta la regione
La volontà di portare le navi da crociera a Trieste utilizzando anche il Porto vecchio è certamente una buona notizia ed è condivisibile, speriamo che diventi realtà. E’ un’idea credibile perché si realizzerebbe in un contesto urbano e paesaggistico splendido, perché tecnicamente non ha controindicazioni rilevanti, è un sito con grandi potenzialità dal punto di vista logistico e, motivo non irrilevante per il sindacato, creerebbe molti posti di lavoro nel settore portuale, della marineria, del turismo, del commercio e negli altri settori dell’indotto di cui in quest’area c’è molto bisogno.
Si arriva in stazione con una passeggiata di pochissimi minuti e, se verrà velocizzata la linea ferroviaria, in tempi ragionevoli si arriverà a Venezia, oltre che nel resto della regione e (auspicabilmente) del paese.
Realizzando in tempi brevi il polo intermodale davanti all’aeroporto, con la sua connessione alla rete ferroviaria, in poche decine di minuti dalla discesa dagli aerei si raggiungerebbero le navi e viceversa. Un altro vantaggio di questa regione è sicuramente la buona qualità del trasporto pubblico locale, che collega, tra l’altro, il capoluogo all’aeroporto. Tutto questo potrebbe dare impulso al turismo del mare, della montagna, enogastronomico con le eccellenze che la nostra regione offre. Ecco perché bisogna attivarsi per realizzare collegamenti più veloci sia ferroviari che aerei con le altre città turistiche come Roma e Firenze, collegare i paesi dell’est, l’Austria, la Baviera.
Questa città e questa regione non sono povere di infrastrutture, anche stradali e autostradali, utili al trasporto delle persone: si tratta di potenziarle e di metterle in rete, per consentire una mobilità più veloce e sostenibile che guardi ovviamente a tutta l’Italia e all’Europa . Si tratta sostanzialmente di fare in modo che quello che già c’è dal punto di vista trasporti, con i necessari interventi, diventi una vera rete intermodale regionale. E’ questo il ruolo che la politica deve svolgere se si vuole cogliere fino in fondo questa opportunità, non solo per Trieste ma per l’intero Fvg.
Si arriva in stazione con una passeggiata di pochissimi minuti e, se verrà velocizzata la linea ferroviaria, in tempi ragionevoli si arriverà a Venezia, oltre che nel resto della regione e (auspicabilmente) del paese.
Realizzando in tempi brevi il polo intermodale davanti all’aeroporto, con la sua connessione alla rete ferroviaria, in poche decine di minuti dalla discesa dagli aerei si raggiungerebbero le navi e viceversa. Un altro vantaggio di questa regione è sicuramente la buona qualità del trasporto pubblico locale, che collega, tra l’altro, il capoluogo all’aeroporto. Tutto questo potrebbe dare impulso al turismo del mare, della montagna, enogastronomico con le eccellenze che la nostra regione offre. Ecco perché bisogna attivarsi per realizzare collegamenti più veloci sia ferroviari che aerei con le altre città turistiche come Roma e Firenze, collegare i paesi dell’est, l’Austria, la Baviera.
Questa città e questa regione non sono povere di infrastrutture, anche stradali e autostradali, utili al trasporto delle persone: si tratta di potenziarle e di metterle in rete, per consentire una mobilità più veloce e sostenibile che guardi ovviamente a tutta l’Italia e all’Europa . Si tratta sostanzialmente di fare in modo che quello che già c’è dal punto di vista trasporti, con i necessari interventi, diventi una vera rete intermodale regionale. E’ questo il ruolo che la politica deve svolgere se si vuole cogliere fino in fondo questa opportunità, non solo per Trieste ma per l’intero Fvg.
Filt-Cgil, il segretario regionale
Valentino Lorelli