No al taglio dei patronati, l’appello di Cgil-Cisl-Uil Fvg
La legge di Stabilità varata dal Governo
Renzi inviata alle Camere contiene un taglio pesantissimo al Fondo
Patronati che mette in discussione il loro funzionamento e un’attività
di tutela gratuita rivolta ai lavoratori, pensionati e giovani. Un
sicuro intervento strutturale di riduzione dei trasferimenti derivanti
dalla riduzione del Fondo nazionale agli istituti di patronato pari a
150 milioni di euro e, poiché la norma non è particolarmente chiara, vi
sono possibili interpretazioni che aggraverebbero ulteriormente la
consistenza del taglio. Ciò significa non garantire a milioni di persone
un’attività di tutela che si traduce in promozione di diritti per le
persone.
Questa misura comporterà un danno per tutti coloro che oggi,
tramite i patronati, possono contare su una rete di servizi diffusa nel
territorio e gratuita nelle prestazioni. Non si verifica, pertanto, né
l’effetto di semplificazione e di sburocratizzazione annunciato dal
Governo, né un miglioramento della qualità del sistema previdenziale per
i cittadini che, anzi, vedranno significativamente ridotti, sia sul
piano quantitativo, che qualitativo i livelli di servizio oggi
complessivamente erogati, dopo che già negli anni scorsi, con la
telematizzazione delle pratiche e con il ridimensionamento della
presenza sui territori degli uffici degli enti previdenziali, è stata
compiuta la scelta di non erogare più direttamente prestazioni alle
imprese e ai cittadini stessi.
La scelta del Governo rende
impossibile per il sistema patronato di garantire sia la gratuità delle
prestazioni, sia il supporto agli enti previdenziali, che non sarebbero
più in grado di gestire i servizi per i cittadini. Il Governo Renzi
assegna i tagli al sistema dei Patronati all’abbattimento del debito! Si
trasferiscono alla fiscalita?? quote di contribuzione versate dai
lavoratori, la cui finalità è quella di rendere esigibili da parte di
tutti cittadini, lavoratori e non, i diritti costituzionalmente
garantiti, in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,
disoccupazione involontaria, secondo quanto espressamente previsto
dall’articolo 38 della Costituzione, determinando un’ illecita diversa
destinazione delle risorse.
Lo Stato sara?? in grado di garantire gli
stessi livelli di assistenza e servizi offerti dai Patronati alla
collettivita??? Con la legge di Stabilita?? proposta dal Governo Renzi si
vuole far cassa con i contributi sociali mettendo le mani sui soldi dei
lavoratori. L’uguaglianza di accesso ai diritti sara?? cancellata. E??
una grave mancanza di attenzione ai bisogni reali delle persone. La
politica dovrebbe tagliare gli sprechi, non ridurre i diritti dei
cittadini.
I patronati di Cgil, Cisl e Uil intendono avviare su tutto
il territorio nazionale una campagna di sensibilizzazione dei
cittadini, avviando da subito una raccolta di firme per sostenere la
richiesta al Governo e al Parlamento di cancellare le inique misure
previste nella legge di stabilità. Il 15 novembre si terrà in tutte le
piazze d’Italia una ” giornata della tutela” che ci permetterà di
spiegare ai cittadini le ragioni per cui riteniamo inaccettabile la
proposta del Governo.
Le segreterie regionali Cgil-Cisl-Uil
I patronati Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ita-Uil Fvg