No alla proposta di abolire le quote rosa
di GIULIANA PIGOZZO, segreteria regionale Cgil Fvg
Favorire un maggiore accesso delle donne agli organismi di rappresentanza politica dovrebbe essere una priorità per qualsiasi governo, nazionale o regionale, indipendentemente dal suo “colore”: cancellare le cosiddette quote rosa sulla base di un egualitarismo di facciata non è certo lo strumento per raggiungere tale obiettivo.
Il nostro paese occupa l’84° posto nella classifica mondiale in pari opportunità, dopo nazioni come Grecia, Malta e Cipro. Se la democrazia rappresentativa è un valore di sostanza, bisogna partire da questo dato di fatto. È del tutto evidente del resto che anche nella nostra Giunta regionale la presenza di donne è assolutamente minoritaria.
Piuttosto che abolire le quote rosa, sarebbe necessario proporre e perseguire concretamente il diritto alle pari opportunità e alle pari responsabilità fra donne e uomini, perché sono ancora troppi gli ostacoli, nel nostro paese e nella nostra regione, che penalizzano le donne nella vita sociale, culturale, economica e politica. Questo è l’obiettivo fondamentale, oggi ancora lontano, che compete ai legislatori e a chi ricopre ruoli di responsabilità politica ed istituzionale.