Offerta scolastica, luci e ombre nel piano della Regione

Bene l’aumento degli stanziamenti a sostegno delle scuole di montagna e del tempo pieno, ma preoccupano i tagli sui servizi all’infanzia, sul contrasto alla dispersione scolastica e sui corsi per gli adulti. È un giudizio a luci e ombre quello espresso dalla Flc-Cgil sul nuovo piano di sostegno all’offerta formativa approvato dalla Regione.
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Diversamente da altre sigle sindacali – commenta il segretario regionale Natalino Giacomini –  non riteniamo di poter esprimere un giudizio positivo. I 650mila euro in più che sono stati stanziati sull’anno scolastico 2011-2012, infatti, non bastano a dare il segno di un impegno all’altezza della crisi economica e dei pesantissimi tagli di cui è oggetto la pubblica istruzione. Continuiamo pertanto a chiedere alla Giunta di attivarsi nei confronti del ministero dell’Istruzione per contenere i tagli sugli organici di fatto 2011-2012. Questo ferma restando la richiesta, già avanzata all’Ufficio scolastico regionale, di recuperare in organico di diritto i 19 posti che sono stati tagliati in sovrannumero rispetto alle stesse indicazioni ministeriali»
Venendo alle cifre, il piano approvato dalla Giunta
prevede un incremento complessivo degli stanziamenti, che passano da 4,8 a 5,4 milioni, con una particolare attenzione alle scuole di montagna e al tempo pieno. Calano invece i fondi per l’orientamento e contro l’abbandono scolastico, che scendono dai 300mila euro dello scorso anno scolastico a 200mila euro, e le risorse per le sezioni-primavera e i servizi per l’infanzia, che passano da 600 mila euro a 500mila, in un quadro generale già segnato dai tagli sugli asili nido decisi con la finanziaria regionale 2011.
Ancora più preoccupante, per la Cgil , la scomparsa dei finanziamenti per l’istruzione degli adulti. «Una scelta – commenta Giacomini – che nega una seconda opportunità di formazione a migliaia di persone, in particolare a tanti giovani che hanno abbandonato, per diversi motivi, il sistema scolastico e ai tanti cittadini stranieri che hanno bisogno di acquisire competenze linguistiche, sia per una migliore integrazione sia come passaggio obbligato per il superamento del test di lingua italiana».