Organici, rottura tra Usr e sindacati della scuola
Sugli organici è rottura tra i sindacati e l’Ufficio scolastico regionale. Al termine del tavolo di concertazione tenutosi questa mattina, infatti, le segreterie regionali di Flc-Cgil, Gilda Unams, Cisl e Uil Scuola hanno proclamato lo stato di agitazione, giudicando insufficienti gli adeguamenti agli organici di fatto illustrate dalla direttrice Daniela Beltrame.
SOSTEGNO. Tra i principali punti critici quello relativo ai posti per gli insegnanti di sostegno, che per i sindacati restano insufficienti anche dopo l’adeguamento annunciato nei giorni scorsi dall’Usr. «La direttrice – spiegano Massimo Vascotto (Gilda), Natalino Giacomini (Cgil), Donato Lamorte (Cisl) e Ugo Previti (Uil) -ha sottolineato con grande enfasi i 69 posti assegnati in più rispetto allo scorso anno. Il dato sarebbe incompleto se non si precisasse che gli alunni disabili in regione sono oggi 2.991, 112 in più dello scorso anno scolastico e 197 rispetto a due anni fa. Non soltanto l’incremento di 69 posti è un atto dovuto, quindi, ma lascia la nostra regione al di sopra del rapporto di 2 a 1 indicato come obiettivo dal ministero. Per raggiungerlo servirebbero ulteriori 20 posti. Ma non basta: solo la metà dei 1.409 disabili certificati gravi si vede riconosciuto quel rapporto di 1/1 previsto dalla legge 104». Da qui la richiesta di un tavolo regionale tra assessorati alla Sanità, all’Istruzione, Usr, sindacati, associazioni dei disabili, aziende sanitarie, Anci e Upi: «Non è solo un problema di posti, ma anche di quantità e qualità del sostegno in rapporto alle patologie, al percorso didattico e agli obiettivi di integrazione sociale. Ecco perché devono essere rappresentate tutte le istanze, nell’unico interesse di garantire un’adeguata assistenza agli alunni diversamente abili. Aspetto che non può essere assegnato all’esclusivo protagonismo dell’Usr».
DOCENTI. I sindacati giudicano insufficiente anche l’adeguamento di 40 posti (16 Udine, 15 Pordenone, 5 Gorizia, 4 Trieste) sull’organico di fatto (12.518 posti) del personale docente. «Con questo incremento il Fvg non fa certo la parte del leone rispetto all’incremento nazionale di 1.634 posti», accusano i sindacati, secondo i quali l’Usr si è limitata a prendere atto della ripartizione nazionale, «senza fare alcuno sforzo per rispondere alle criticità». Criticità che riguardano in particolare l’elevato affollamento medio delle classi: «ormai si viaggia sui 26-27, superando i limiti di sicurezza, specie in presenza di alunni diversamente abili, e con punte di 30-31. Per questo i sindacati chiedono di verificare i dati sulla composizione delle singole classi, «in mancanza dei quali non è possibile un vero confronto».
PERSONALE ATA. Ammonta 106 posti, infine, l’adeguamento sul personale tecinoc e amministrativo, di cui 58 come risposta a copertura di personale interamente o parzialmente non idoneo e 48 per rispondere alle criticità di funzionamento. Quanto alla distribuzione provinciale, 38 posti vanno a Udine, 21 a Pordenone, 20 a Trieste, 12 a Gorizia e 15 per le scuole slovene. Anche in questo caso, per i sindacati, la dotazione complessiva (4.182 posti) resta inadeguata. «L’Usr – dichiarano ancora Vascotto, Giacomini, lamorte e previsiti – ha assegnato 1 posto ogni 3-4 inidonei, mentre le linee guida ministeriali ne prevedono 1 ogni 2-3 inidonei: applicando il valore di 2,5, se ne ricaverebbero 17 posti in più. Non solo: le stessa circolari ministeriali consentirebbero di andare in deroga aumentando i posti sulla base di concrete motivazioni, che nella nostra regione non mancherebbero, se l’obiettivo dell’Usr fosse quello di garantire una corretta e sostanziale funzionalità delle scuole, invece di applicare ragionieristicamente le ripartizioni fatte a livello nazionale».