Pordenone pronta all’appuntamento col Primo Maggio
Conto alla rovescia per l’attesissimo
Primo Maggio nazionale, quest’anno ospitato da Pordenone, dove si
attendono oltre 10mila persone da tutta Italia. Dopo dieci anni (nel 2004 l’appuntamento
si è tenuto a Gorizia nell’occasione della cadura dell’ultimo confine europeo),
la grande festa del lavoro organizzata da Cgil, Cisl e Uil torna in Friuli
Venezia Giulia, scegliendo il capoluogo della destra Tagliamento come emblema
di una crisi pesantissima che sta interessando tutto il Paese.
“Siamo al centro di una vertenza simbolo” – hanno commentato in
conferenza stampa stamani, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Franco
Belci, Giovanni Fania e Giacinto Menis. “La vicenda di una multinazionale
come Electrolux che decide di forzare la mano sul costo del lavoro, chiedendo
di importare salari polacchi non può che preoccupare” – sottolineano i tre
sindacalisti, richiamando il colosso svedese ad avere maggiore rispetto per un
territorio che ha dato tanto, anche in termini finanziari, oltre che di
maestranze, alla stessa multinazionale. “Il nostro messaggio affidato al
Primo Maggio è chiaro – spiegano Belci, Fania e Menis: “Più lavoro, che
non si ottiene nè abbassando i salari, nè licenziando; ma anche più Europa,
intesa come recupero della concezione originaria e della collaborazione tra
Paesi al di fuori di logiche egemoni; e più solidarietà”. Tre voci che
sono il motto del Primo Maggio di quest’anno e che, a livello di Friuli Venezia
Giulia, devono essere declinate anche in un ripensamento della specialità e
nella concretezza degli interventi a favore della ripresa economica. Di qui l’appello
anche alla Regione. “Bene l’impegno sulle grandi vertenze – spiegano
ancora Belci, Fania e Menis – ma occorre anche l’avvio di un tavolo strutturato
sulle politiche industriali, che risolva i grand nodi tutt’ora aperti, a
partire, ad esempio, dalla scarsa attrattività del Friuli Venezia Giulia”.
Un confronto che ha i tempi dell’urgenza, perchè se Electrolux – emerge dalla conferenza stampa di stamani a
Trieste – è la vertenza simbolo e Pordenone l’epicentro, è tutto il Fvg a
pagare un dazio pesante a una crisi che sembra aver raggiunto solo adesso il
suo apice, forse perché è iniziata più tardi rispetto ad altre aree. A
confermarlo i dati sulla cassa integrazione, che nei primi tre mesi del 2014
hanno fatto segnare un incremento del 43% rispetto al 2013 e superato
ampiamente anche il picco storico del 2010, con 8,4 milioni di ore autorizzate
da gennaio a marzo.
Nessun territorio ne esce indenne. Dal 2008 al 2013 gli occupati sono scesi di
22mila unità (da 522mila a 500mila), con 11.200 posti in meno a Udine, 4.800 a Trieste, 3.700 a Gorizia e 2.100 a Pordenone, con l’area
isontina e giuliana che registrano le flessioni più pesanti in termini
percentuali. Un’emorragia che probabilmente è destinata a continuare ed
aumentare, viste le tante crisi aperte e le numerose aziende che sono vicine ai
limiti massimi di utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Particolarmente allarmante l’andamento dell’occupazione giovanile: nella fascia
al di sotto dei 35 anni, infatti la crisi ha bruciato oltre 40mila posti di
lavoro (mentre crescono gli occupati nelle fasce più alte e in particolare tra
gli over 55). Tra gli under 30 il tasso di disoccupazione è più che
raddoppiato, passando dal 9,7% del 2008 al 20,5 del 2012, con punte del 29,1% a
Gorizia e del 26,7% a Trieste.
Quanto alle modalità di svolgimento della giornata di giovedì Primo Maggio,
il corteo prenderà avvio da Largo San Giovanni alle 9 (concentramento tra le 8
e le 8.30), per attraversare viale Marconi, viale Dante, via Martelli ed
arrivare, infine in piazza XX Settembre, dove a partire dalle 10 – in diretta
nazionale su Rai 1 – è previsto il comizio dei segretari generali di Cgil, Cisl
e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
I bus attesi (circa un centinaio), prima
di parcheggiare all’interporto, scaricheranno i partecipanti nelle strade
traverse al corteo per poi recuperarli alle 11.45. Per chi, invece, arriverà in
auto, saranno aperti e gratuiti i multipiano Corte del bosco, Vallona,
cardiani, Tribunale, per un totale di 1300 posti disponibili.