Poste, con l’anno nuovo il Fvg perderà 12 uffici

Nella giornata di ieri è stato siglato un accordo tra Poste Italiane spa e la
delegazione sindacale regionale in tema di chiusure degli uffici postali. Un
precedente accordo sottoscritto il 19 novembre 2012 aveva sospeso il
provvedimento di chiusura degli uffici postali proposti da Poste Italiane, per
consentire che i Comuni o la
Regione attivassero degli accordi o convenzioni che potessero
garantire la sostenibilità economica di questi uffici.
L’azienda ci ha comunicato che fino a ieri l’esito delle trattative con le
istituzioni è stato negativo. Prendendo atto di ciò, le organizzazioni sindacali
non hanno potuto far altro che sottoscrivere un accordo per disciplinare la
ricollocazione del personale interessato dalle chiusure.
E’ stato anche concordato un rafforzamento del personale applicato agli
sportelli, prevedendo 3 unità in più per la provincia di Pordenone e 2 per la
provincia di Udine. tale personale sarà scelto tra i dipendenti applicati al
recapito ed alla logistica che hanno superato i colloqui di selezione.
Unitariamente le i sindacati contestano il disinteressamento da parte della
Regione rispetto alle chiusure degli uffici postali. Queste riduzioni
interessano in gran parte comuni della montagna, che in questo modo continua a
depauperarsi di servizi. Altre regioni, come ad esempio la Toscana, hanno saputo fare
accordi con Poste Italiane per mantenere aperti gli uffici situati in zone
disagiate. Evidentemente all’amministrazione regionale tale questione non
appare prioritaria.
L’azienda si è comunque dichiarata disponibile a valutare eventuali proposte di
accordo o convenzioni che dovessero intervenire prima della data del 29
dicembre 2012. A
partire da tale data è prevista la chiusura di 12 uffici postali: Piedimonte
Calvario
in provincia di Gorizia, Taiedo, Fagnigola, Giais, San Martino di
Campagna
, Campagna di Maniago e Andreis in provincia di Pordenone, Timau, Fusine
in Valromana
, Piano d’Arta, Sanguarzo e Bulfons in provincia di Udine.