Primo Maggio, nei cortei l’allarme per l’inasprirsi della crisi
Lavoro e crescita per uscire dalla crisi. Lo slogan è quello scelto a Trieste, ma è il senso di tutte le principali manifestazioni che anche quest’anno caratterizzeranno il Primo Maggio in un Friuli Venezia Giulia che vive anch’esso, come il resto del Paese, una nuova recrudescenza della crisi.
LA CRISI. A confermale la spirale recessiva in atto la nuova impennata della cassa integrazione, cresciuta del 29% rispetto al primo trimestre del 2011, e che interessa anche quei settori, come la meccanica, che lo scorso anno avevano invece dato i migliori segnali di ripresa. Tutto questo mentre si allunga la lista di aziende chiuse o ferme per mancanza di ordini, in particolare nel legno-arredamento e nell’edilizia, che restano i due settori più colpiti dalla crisi. Le sedi dei cortei unitari sono quelle tradizionali: oltre al capoluogo regionale, Gradisca d’Isonzo, Cervignano del Friuli e Pordenone, con una partecipazione complessiva che, in caso di bel tempo, dovrebbe quantomeno eguagliare i 15mila manifestanti del 2011.
COMMERCIO E WELFARE. Tra i temi forti delle manifestazioni ovviamente anche il no alla deregulation del commercio, particolarmente sentito in occasione di un Primo Maggio che vedrà l’apertura di molti centri commerciali e supermercati anche in regione. Striscioni, slogan e volantini contro il lavoro domenicale e festivo caratterizzeranno tutti i cortei. In piazza scenderanno anche migliaia di pensionati, per chiedere misure a sostegno dei redditi, contro l’aumento di tasse e tariffe locali e in difesa del welfare, dal potenziamento dell’assistenza domiciliare al contrasto del caro rette nelle case di riposo.
LIBRO E DOCUMENTARIO. Tra le iniziative collaterali, oltre ai cortei di Muggia e Aurisina, si segnala in particolare la presentazione del libro dedicato alla storia della Festa del Lavoro nella Bassa Friulana, realizzato su iniziativa del Comune di Cervignano, prevista per la serata di lunedì 30 aprile, dalle 20.30, al teatro Pasolini. Nell’occasione sarà proiettato il documentario “1953. Primo Maggio a Cervignano”, del maestro Giuseppe Zigaina, prodotto dalla Rai.
I CORTEI. Tornando ai cortei, quello di Trieste partirà alle 9 da Campo San Giacomo, per poi raggiungere piazza Garibaldi, dove si uniranno i pensionati, e completare il consueto percorso attraverso le vie del centro, fino in piazza Unità d’Italia. Il comizio, previsto alle 10.30, sarà concluso da Nicola Nicolosi, della segreteria nazionale Cgil. Alle 10.30 è previsto anche il comizio di Gradisca d’Isonzo, che partirà alle 9.30 da viale Trieste: sul palco di piazza Unità parlerà il segretario confederale Uil Paolo Pirani. Nel segno della tradizione l’ultrassessantenario corteo di Cervignano, accompagnato dai trattori della Confederazione italiana agricoltori. Novità di quest’anno il pranzo in piazza, dopo il comizio delle 10.30, che sarà concluso da Paolo Carcassi, della segreteria nazionale Uil, e il concerto dei Radio Zastava. Quanto a Pordenone, i manifestanti si troveranno alle 10 davanti al monumento ai Martiri del lavoro, nell’omonima piazza. Il comizio si terrà alle 11 in piazza municipio, con intervento conclusivo del segretario provinciale Uil Roberto Zaami.