Profughi, Cgil contro Lega: “Accogliere è un dovere

«Per distinguere tra clandestini e profughi prima bisogna accogliere. A imporlo non è soltanto un elementare senso di civiltà e di umanità, ma anche il diritto internazionale e le norme europee. Ai respingimenti, quindi, si potrà procedere solo dopo aver verificato con le appropriate procedure il diritto di ciascuno all’asilo politico e all’accoglienza umanitaria temporanea». La segreteria regionale della Cgil replica così al documento pro-respingimenti immediati cui sta lavorando il direttivo provinciale della Lega Nord e alla presa di posizione di Danilo Narduzzi, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, contro l’arrivo di profughi in Friuli Venezia Giulia.
Di parere diametralmente opposto la Cgil : «Quella alla quale ci troviamo davanti – dichiara il segretario regionale Franco Belci – è un’emergenza umanitaria di cui tutti quanti devono farsi carico nella stessa misura». Sterili e miopi, secondo Belci, le polemiche nei confronti dell’Unione europea: «Se si confrontano i dati delle Nazioni unite  – commenta Belci – si scopre che l’Italia, quinta potenza economica mondiale, è agli ultimi posti a livello comunitario per la presenza di rifugiati con diritto d’asilo: ne accogliamo meno di 1 su mille, contro i 7 di Norvegia, Svezia e della Germania, dove i rifugiati sono quasi 600mila,. Faremmo quindi bene ad evitare polemiche nei confronti dei nostri partner comunitari».
Quanto alle modalità di accoglienza dei profughi sul territorio nazionale, quella indicata dal ministro Maroni  è per la Cgil l’unica strategia percorribile. «Una ripartizione equa tra ogni regione è la soluzione più ragionevole, da perseguire con senso di responsabilità ed evitando strumentalizzazioni».