Reddito di base, Susanna Camusso terrà a battesimo la proposta Cgil Fvg

La Cgil del Fvg sta costruendo una proposta di reddito di base che possa essere presa a riferimento anche a livello nazionale. E che sarà presentata il 20 febbraio, alla presenza della segreteria generale Susanna Camusso. E’ quanto ha annunciato il leader della Cgil Fvg Franco Belci nel corso di una conferenza stampa convocata oggi a Udine per chiedere un’accelerazione nell’attuazione dello strumento, sul quale la bozza di Finanziaria regionale 2015 prevede uno stanziamento di 10 milioni. «E’ da quasi un anno che si parla di sperimentazione del reddito di base – ha dichiarato Belci -, ma la Regione non è ancora arrivata a individuare la platera di potenziali beneficiari. Ecco perché abbiamo deciso di costruire una nostra proposta d’intervento, con la consulenza dell’Ires, puntando a uno strumento legato alle politiche del lavoro, capace di abbinare sostegno al reddito e formazione. Siamo certi che in due mesi saremo in grado di definire anche un’ipotesi attendibile sul numero dei beneficiari, cosa che l’assessorato al Lavoro avrebbe già potuto e dovuto fare».
LO SCIOPERO. L’incontro è stato anche l’occasione per tornare sullo sciopero generale di venerdì. «L’adesione allo sciopero e la partecipazione alle manifestazioni – ha dichiarato – è la dimostrazione di una forza e una rappresentatività del sindacato di cui i nostri interlocutori dovrebbero tenere conto. Dispiace che qualcuno, come la Questura di Trieste, abbia voluto minimizzare questa partecipazione fornendo dati evidentemente sottostimati rispetto alle presenze in piazza. Non vorremmo che questo, unito al numero insolitamente elevato di agenti in tenuta antisommossa, fosse il segnale di un passo indietro nelle relazioni con la Questura», ha aggiunto Belci, che ha anche ribadito le critiche per le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dalla presidente della Regione: «Quella di sciopero politico – queste le parole di Belci -è un’etichetta che normalmente appartiene al linguaggio del centrodestra. Se occuparci dei diritti dei lavoratori è politica, in ogni caso, noi non esitiamo a fare politica. Ma Serracchiani avrebbe dovuto evitare di prendere posizione elogiando la Cisl, che ha scelto di non scioperare: sono giudizi che poteva lasciare ad altri esponenti del Pd, mantendendo quell’imparzialità che dovrebbe suggerirle il suo ruolo di presdente della Regione».
LA GIUNTA. Quanto all’operato della Giunta, nel bilancio dell’esecutivo regionale, per la Cgil, i risultati positivi prevalogno sulle note negative. Tra i primi, nell’elenco di Belci, la riforma sanitaria, il ddl Bolzonello sul rilancio dell’industria, il ruolo della Regione nelle vertenze Electrolux e Ferriera, i recenti interventi sul riassetto idrogeologico. Giudizio sospeso invece sulla riforma delle autonomie locali, e negativo sui ritardi nel riassetto del comparto unico.
SOS LEGALIT??. Belci, infine, ha espresso la preoccupazione del sindacato per il rischio crescente di infiltrazioni criminali nel tessuto economico e occupazionale della regione. «Un allarme – ha detto – rafforzato dalle recenti parole del procuratore capo di Trieste Carlo Mastelloni». Da qui il nuovo allarme che la Cgil lancia sul tema degli appalti Fincantieri, rinnovando l’appello ai vertici del gruppo navale per la definizione di un nuovo protocollo sulla legalità. «A sollecitare l’azienda a un atteggiamento diverso su questo versante – ha detto Belci – non è sdoltanto il sindacato, ma anche la Prefettura di Gorizia». La Cgil, da parte sua, si attende segnali anche da parte della Regione, a partire dall’approvazione di un testo unico sugli appalti che riordini la normativa esistente e rafforzi le garanzie sia per i lavoratori sia contro il rischio di fenomeni di irregolarità e illegalità.