Salario minimo, un’opportunità o un rischio? Dibattito a Trieste tra sindacati e Rosolen

Come funziona il salario minimo nei 22 Paesi Ue che l’anno istituito? E quali sarebbero pro e contro di una sua introduzione in Italia, uno dei 6 stati membri dove il salario minimo non c’è? Questi i due interrogativi al centro del dibattito “Salario minimo, vantaggi e svantaggi”, in programma a Trieste alle 14.30 di domani, giovedì 14 novembre, nella Sala Tessitori di piazzale Oberdan 5, a fianco della sede del Consiglio regionale.
Organizzata dal Consiglio sindacale interregionale (Csi) Fvg-Slovenia, l’incontro vedrà la partecipazione dell’assessore regionale al lavoro Alessia Rosolen e di Luca Visentini, già numero uno della Uil regionale e attuale segretario generale della Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati (Ces), impegnata nel confronto con la Commissione europea proprio sul tema dei salari minimi.
Coordinato dal presidente del Csi Roberto Treu, il dibattito vedrà anche gli interventi dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis. I contributi di Lidija Jerkic e Peter Majcen, leader di Zsss e Ks 90, i due principali sindacati della Slovenia, consentiranno di tracciare un parallelo con la situazione della vicina Repubblica, dove la legge sul salario minimo esiste (ne parlerà anche Andreja Poje dello Zsss). I lavori, con traduzione simultanea, saranno aperti alla stampa.