Sanità, il pressing continua: un presidio davanti al Consiglio
Il pressing dei sindacati sulla sanità, dopo la manifestazione unitaria promossa questa mattina a Trieste, prosegue domani, giovedì 23 luglio, sotto il Consiglio regionale. Cgil, Cisl e Uil hanno indetto infatti un presidio che si terrà a partire dalle 10, in concomitanza con l’audizione in Terza Commissione di Joseph Polimeni, direttore generale dell’Azienda sanitaria del Friuli occidentale: un modo per ribadire il pieno sostegno dei sindacati regionali allo sciopero provinciale della sanità proclamato per dopodomani, venerdì 24 luglio, a Pordenone. «Uno sciopero – spiegano le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil con Rossana Giacaz, Luciano Bordin e Magda Gruarin – che nasce non soltanto da rivendicazioni specifiche di carattere territoriale, ma per denunciare all’assenza di un vero confronto con i sindacati». Un tema, quello del mancato confronto, sul quale Cgil, Cisl e Uil respingono al mittente le dichiarazioni rilasciate oggi dall’assessore Riccardi in merito ai motivi della manifestazione di Trieste: «L’assessore – rimarcano ancora le segreterie – ha parlato di confronto aperto, ma evidentemente confonde la importante trattativa sulle indennità e sui premi Covid con l’esigenza di un tavolo generale sul governo delle politiche sanitarie, per affrontare le questioni irrisolte: assunzioni, liste di attesa, piano di emergenza, rafforzamento dei servizi territoriali e della prevenzione, integrazione socio-sanitaria, assistenza ad anziani e non autosufficienti. Su questi temi non c’è alcun confronto e lo rivendichiamo con forza, sia a livello regionale che con ciascuna azienda sanitaria: lo sciopero di Pordenone, in assenza di risposte, sarà solo la prima di una lunga serie di iniziative di mobilitazione e protesta».