Sciopero Cgil, in Fvg astensione dell’intera giornata
Dire no a una manovra a senso unico, che colpirà sanità e welfare locale, scuola, università, trasporti, cultura, al blocco dei contratti del pubblico impiego, dove diminuiranno le garanzie contrattuali a tutela dei lavoratori e aumenterà il precariato. Queste le ragioni dello sciopero generale proclamato dalla Cgil per venerdì prossimo, il 25 giugno, che nella nostra regione vedrà fermarsi per l’intera giornata sia i lavoratori delle aziende private che il pubblico impiego. «Ci attendiamo una grande adesione allo sciopero – spiega il segretario regionale della Cgil Franco Belci – e una partecipazione massiccia alla manifestazione regionale di Trieste, perché le scelte della manovra sono sotto gli occhi di tutti. Ed è evidente in modo inequivocabile che ad essere colpiti dal Governo, ancora una volta, sono i settori più deboli e poveri del tessuto sociale: giovani, precari, donne, madri sole, anziani. Con la novità che, oltre al lavoro dipendente, stavolta ne usciranno penalizzati anche i piccoli lavoratori autonomi».
LA MANIFESTAZIONE. A caratterizzare la giornata di venerdì anche le manifestazioni di protesta, che in questa occasione saranno organizzate su base regionale. Per il Friuli Venezia Giulia l’appuntamento è a Trieste per le 9.30 di venerdì: il corteo partirà da piazza Libertà, di fronte alla stazione, e si concluderà attorno in piazza Unità. «Sarà anche l’occasione – spiega Belci, che concluderà il comizio – per denunciare l’atteggiamento di bassissimo profilo e subalterno al Governo assunto dal presidente Tondo su una manovra che è stata duramente criticata da tutti gli altri governatori, di centrosinistra e di centrodestra».
LA CRISI. L’effetto più grave della manovra, secondo