Scritte xenofobe, colpite le sedi di Pordenone e Latisana. La condanna della Cgil
«Oltre ad esprimere un’ovvia condanna per quanto accaduto, riservandoci anche di agire per vie giudiziarie a tutela della Cgil, auspichiamo una forte reazione da parte delle forze politiche, dell’associazionismo e di tutta la cittadinanza verso queste manifestazioni di odio e intolleranza, di dichiarata matrice nazista e xenofoba. Manifestazioni che preoccupano a maggior ragione per il numero di sedi sindacali che ne sono state bersaglio in tutto il Nordest». Queste le parole con cui il segretario regionale della Cgil Franco Belci commenta gli striscioni e i volantini nazisti comparsi durante la nottata ai muri della camera del lavoro di Pordenone e della lega Spi Cgil di Latisana.
Analogo appello anche da parte del segretario della Camera del lavoro di Udine Alessandro Forabosco, nel giorno in cui la Cgil friulana organizza a Cividale un convegno dedicato proprio ai temi dell’immigrazione. «Sarebbe un grave errore – dichiara – sottovalutare questo ennesimo segnale di allarme, che arriva a pochi giorni di distanza dalle minacce anonime, ma di matrice analoga, di cui è stato bersaglio il sindaco di Pontebba, al quale va tutta la solidarietà della Cgil».