Scuola e discriminazioni, una deriva che preoccupa
«E’ sconcertante come la scuola, da luogo di integrazione per eccellenza, venga trasformato in terreno di strumentalizzazione e di becera propaganda politica». Il numero uno della Cgil Fvg Villiam Pezzetta, assieme ai sindacati della scuola (Flc) e del pubblico impiego (Fp), con i rispettivi segretari Adriano Zonta e Orietta Olivo, commenta così il susseguirsi di provvedimenti, da parte degli enti locali del Friuli Venezia Giulia, uniti dal comune denominatore dei contenuti discriminatori nei confronti dei bambini stranieri e delle loro famiglie. «Dopo Monfalcone e Trieste – commentano Pezzetta, Zonta e Olivo – anche il sindaco di Codroipo ha scelto di cimentarsi in questo campo, e non potendo intervenire in materia di quote, dal momento che avrebbe faticato non poco a spiegarne i motivi in una realtà come la sua, ha scelto di prendersela con bambole di colore e altri giocattoli messi al bando, evidentemente, perché considerati come un’offesa alla nostra identità. Se il sindaco e la sua maggioranza volevano farsi pubblicità, hanno raggiunto il loro scopo: visti gli esiti nefasti, l’auspicio è che adesso si occupino di altro. Quanto alla modifica al regolamento, non chiediamo neppure che Giunta e Consiglio ci ripensino: i bambini dell’asilo di Codroipo continueranno a giocare come meglio credono loro e i loro insegnanti. L’augurio è che un simile autogol possa aprire gli occhi all’opinione pubblica su quale sia la reale matrice di questi provvedimenti ideologici e pretestuosi, che nulla hanno a che fare con l’obiettivo di migliorare la scuola pubblica e di garantire a tutti il diritto allo studio».