Scuola, personale Ata in stato di agitazione
Dopo l’insoddisfacente conclusione della concertazione sull’organico di fatto svoltasi nei giorni scorsi presso l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, le segreterie regionali della Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals – Confsal, hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale Ata della scuola della regione Friuli Venezia Giulia, chiedendo al Prefetto di Trieste l’attivazione del “tentativo obbligatorio di conciliazione” previsto dalla legge n. 83 del 2000.
Le segreterie regionali hanno assunto questa iniziativa perché ritengono l’organico di fatto del personale Ata definito dall’Ufficio scolastico regionale assolutamente inadeguato alle necessità. Secondo le organizzazioni sindacali il numero dei posti autorizzati in deroga è insufficiente e le scelte fatte dall’Amministrazione non sono in linea con la circolare ministeriale n. 61 del 18 luglio 2012, la quale attribuisce al Direttore generale il potere di autorizzare posti in deroga in tutti quei casi in cui, con le risorse già assegnate, le istituzioni scolastiche non possano garantire “il regolare funzionamento dei servizi scolastici, nel rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro, in presenza di scuole su più plessi”.
La Direzione generale dell’Usr ha assegnato in organico di fatto 104 posti e 24 ore, dei quali 64 posti e 12 ore per la presenza, tra i collaboratori scolastici, di personale con inabilità e solo 40 posti e 12 ore per le situazioni di criticità segnalate dagli Istituti scolastici. A tale proposito vale la pena rilevare che le richieste avanzate dai Dirigenti scolastici per far fronte alle situazioni di criticità sono pari a 144 posti e che i posti da assegnare per la presenza di collaboratori scolastici con inabilità, se si fossero seguite le disposizioni della circolare n. 61 emanata dal Miur, la quale prevede che un posto in più possa essere assegnato anche in presenza di due dipendenti inidonei, potevano essere assai superiori ai 64 autorizzati.
Altro motivo di critica da parte delle organizzazioni sindacali regionali è legato al fatto che, nell’operazione di adeguamento dell’organico di diritto degli Ata alla situazione di fatto, l’Amministrazione scolastica non ha tenuto in debito conto della trasformazione della rete scolastica conseguente al dimensionamento per l’a.s. 2012/2013 ed, in particolare, della necessità di garantire la funzionalità degli Istituti comprensivi di nuova costituzione che avendo un numero di alunni superiore ai 1.200, limite ottimale definito dalla delibera regionale sul dimensionamento scolastico per l’a.s. 2012-2013, raggiungono anche i 1.800 allievi e sono dotati di un elevato numero di plessi o sedi.
Le segreterie regionali hanno assunto questa iniziativa perché ritengono l’organico di fatto del personale Ata definito dall’Ufficio scolastico regionale assolutamente inadeguato alle necessità. Secondo le organizzazioni sindacali il numero dei posti autorizzati in deroga è insufficiente e le scelte fatte dall’Amministrazione non sono in linea con la circolare ministeriale n. 61 del 18 luglio 2012, la quale attribuisce al Direttore generale il potere di autorizzare posti in deroga in tutti quei casi in cui, con le risorse già assegnate, le istituzioni scolastiche non possano garantire “il regolare funzionamento dei servizi scolastici, nel rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro, in presenza di scuole su più plessi”.
La Direzione generale dell’Usr ha assegnato in organico di fatto 104 posti e 24 ore, dei quali 64 posti e 12 ore per la presenza, tra i collaboratori scolastici, di personale con inabilità e solo 40 posti e 12 ore per le situazioni di criticità segnalate dagli Istituti scolastici. A tale proposito vale la pena rilevare che le richieste avanzate dai Dirigenti scolastici per far fronte alle situazioni di criticità sono pari a 144 posti e che i posti da assegnare per la presenza di collaboratori scolastici con inabilità, se si fossero seguite le disposizioni della circolare n. 61 emanata dal Miur, la quale prevede che un posto in più possa essere assegnato anche in presenza di due dipendenti inidonei, potevano essere assai superiori ai 64 autorizzati.
Altro motivo di critica da parte delle organizzazioni sindacali regionali è legato al fatto che, nell’operazione di adeguamento dell’organico di diritto degli Ata alla situazione di fatto, l’Amministrazione scolastica non ha tenuto in debito conto della trasformazione della rete scolastica conseguente al dimensionamento per l’a.s. 2012/2013 ed, in particolare, della necessità di garantire la funzionalità degli Istituti comprensivi di nuova costituzione che avendo un numero di alunni superiore ai 1.200, limite ottimale definito dalla delibera regionale sul dimensionamento scolastico per l’a.s. 2012-2013, raggiungono anche i 1.800 allievi e sono dotati di un elevato numero di plessi o sedi.