Selezione docenti, no alla priorità per chi è nato in regione

La mozione voluta dalla Lega Nord e approvata ieri dalle forze di maggioranza del Consiglio regionale è sbagliata, discriminatoria, fuorviante e demagogica. In sostanza si vorrebbe “blindare” il sistema di reclutamento per favorire chi risiede in regione (e chissà se in futuro si pensa di premiare anche la “purezza” dell’albero genealogico), discriminando i docenti sulla base della provenienza e dimenticando che il sistema dell’istruzione è e deve rimanere su dimensione nazionale, per non mettere in discussione il diritto al lavoro e il carattere nazionale del sistema di istruzione.
Quanto all’obiettivo di tutelare la cultura friulana, demagogicamente addotto dalla Lega, esso si persegue attraverso il potenziamento della didattica e non facendone un criterio di selezione dei docenti. La conoscenza della lingua e della cultura friulana, inoltre, devono essere fattore di integrazione e non uno strumento di chiusura identitaria verso gli altri.
Se la Lega Nord ha veramente a cuore il futuro della scuola, dovrebbe spiegare perché ha votato a favore dei tagli previsti dalla “riforma” Gelmini o come pensa di risolvere il problema dei tantissimi precari cui viene negata continuità occupazionale, con chiare ripercussioni anche sulla qualità della didattica. 
Natalino Giacomini, segretario regionale Flc-Cgil