Sicurezza, al via la campagna dei sindacati metalmeccanici
Più formazione e più controlli sui luoghi di lavoro per prevenire incidenti e malattie professionali. Li rivendicano Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil del Friuli Venezia Giulia che giovedì 7 giugno, a partire dalle ore 9, all’Enaip di Pasian di Prato (Udine), hanno convocato in assemblea generale tutti i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e i rappresentanti sindacali unitari (Rsu) delle aziende metalmeccaniche regionali, per lanciare una campagna permanente sulla sicurezza.
Otto morti dall’inizio dell’anno in Friuli Venezia Giulia, sul luogo di lavoro e in itinere, sono un tributo troppo grande che ancora si continua a pagare. E anche i dati sugli infortuni con esiti meno gravi, 16.595 quelli denunciati nel 2017 con un +1,3% rispetto al 2016 e 1.116 quelli registrati nel gennaio 2018 dall’Inail, mostrano che tanto lavoro resta ancora da fare.
“Lavorare in sicurezza”, questo il nome della campagna, mira a realizzare con il contributo dei lavoratori una piattaforma in cui raccogliere tutte le iniziative e rivendicazioni per rendere sempre più efficaci gli interventi sulla sicurezza. Break formativi di 15-20 minuti in orario e sul luogo di lavoro, coinvolgimento degli Rls nelle visite ispettive da parte dei tecnici delle Asl e l’istituzione di Rls di sito nelle realtà anche inferiori ai 500 addetti ove ricorra la pratica degli appalti. Sono alcune delle proposte che verranno formulate nel corso dell’assemblea e che, insieme a quelle che arriveranno direttamente dai rappresentanti, andranno a formare il documento finale della piattaforma. Mentre a tutti i rappresentanti sarà consegnato un modulo su cui annotare e segnalare gli incidenti che sarà poi archiviato e custodito dalle organizzazioni sindacali con l’obiettivo di censire gli interventi e, da qui a un anno, tracciare una mappa delle esigenze sui luoghi di lavoro.
Fim, Fiom e Uilm chiedono di istituire tavoli di confronto permanenti con i dipartimenti di prevenzione delle Asl con le Direzioni territoriali del lavoro competenti per prevedere un piano di controllo diffuso e capillare di ispezioni, con particolare attenzione a quelle in appalto e subappalto.
«Le ispezioni programmate e preventive tolgono efficacia ai controlli, dando il tempo alle aziende di sistemare e correggere la situazione in caso di mancato rispetto nella prassi di tutte le norme in materia di sicurezza – spiegano i segretari regionali Maurizio Marcon (Fiom), Gianpiero Turus (Fim), Ezio Tesan (Uilm) -. Sarebbe opportuno anche che alle visite ispettive partecipino anche gli Rls, non solo per vedere effettivamente cosa succede, ma anche per poter guidare gli ispettori laddove ci siano situazioni di criticità».
Fim, Fiom e Uilm denunciano anche la carenza di ispettori dello Spisal e chiedono il rafforzamento degli organici attraverso la destinazione di risorse specifiche nell’ambito del bilancio preventivo della sanità regionale. «A Monfalcone – fanno un esempio – sono rimasti solo 4 ispettori sui 20 che dovrebbero esserci. E due hanno già fatto domanda di trasferimento». Le istanze che emergeranno dall’incontro saranno affidate ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis con la richiesta di rappresentare le istanze dei metalmeccanici alla nuova giunta regionale e al presidente Fedriga.