Sicurezza sul lavoro, Regione inadempiente
Il Friuli Venezia Giulia rischia di perdere un milione di euro di trasferimenti statali sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro. A lanciare l’allarme, rafforzato dai tre infortuni mortali che hanno funestato l’inizio del 2009, sono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, che segnalano l’assenza, nella Finanziaria regionale, degli stanziamenti necessari ad avviare la campagna di formazione e comunicazione prevista dal nuovo testo unico nazionale sulla sicurezza.
«Dei 50 milioni previsti a livello nazionale sulla misura – spiegano in una nota Giuliana Pigozzo, Maurizio Cappellin e Fernando Della Ricca – 30 devono essere gestiti dalle amministrazioni regionali. Che nello scorso mese di novembre, in sede di Conferenza Stato-Regioni, si sono impegnate a cofinanziare le attività previste con un ammontare di risorse pari al 30% di quanto trasferito dal Governo centrale. Al Friuli Venezia Giulia sono stati assegnati 922mila euro, ma il mancato stanziamento in bilancio della quota aggiuntiva regionale del 30% non consente di usufruire di tali risorse, con il rischio concreto di perdere quanto destinato alla nostra regione».
I sindacati lamentano inoltre la mancata convocazione del Comitato regionali di coordinamento sulla sicurezza sul lavoro, ai quali la legge affida importanti competenze in materia di prevenzione degli infortuni e di formazione sulla sicurezza. «Avevamo il dubbio che per chi governa la sicurezza nei luoghi di lavoro non fosse una priorità, adesso ne abbiamo la conferma evidente», denunciano le segreterie, che invitano l’amministrazione regionale a non abbassare la guardia . «La prevenzione – concludono Pigozzo, Cappellin e della Ricca – ha un ruolo importantissimo, che richiede interventi concreti e tempestivi: le risorse necessarie a varare tutte le attività previste dal testo unico devono essere individuate al più presto, affidando poi al Comitato di coordinamento regionale il compito di definire il programma degli interventi».