Sicurezza sul lavoro, i sindacati scrivono a Tondo

No alla revisione del nuovo testo unico sulla sicurezza. A prendere posizione in difesa del decreto legislativo 81/2008 sono Cgil, Cisl e Uil, che in una lettera inviata al presidente Renzo Tondo sollecitano la Giunta ad assumere una posizione analoga in sede di Conferenza Stato-Regioni.
« La Conferenza – dichiarano i segretari generali Franco Belci, Giovanni Fania e Luca Visentini – è convocata in questi giorni proprio per discutere delle modifiche al testo unico proposte dal Governo. Crediamo che tale incontro debba essere occasione per esprimere una ferma opposizione alle scelte del Governo. Le modifiche proposte, infatti, limitano il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, deresponsabilizzano le aziende, riducono il ruolo della contrattazione e attenuano le sanzioni, prevedendo addirittura la possibilità di intervenire retroattivamente sui processi già in corso». Il rischio, per i sindacati, è quello di favorire un’inversione di rotta rispetto a una tendenza alla diminuzione degli infortuni che resta in ogni caso lenta e marginale.
«Sarebbe gravissimo – dichiarano ancora i segretari – se l’attuale situazione di crisi economia e occupazionale finisse per giustificare una minore attenzione alla sicurezza, cioè minori investimenti, minori controlli, minori sanzioni. Gli infortuni, infatti, sono causati dalla mancanza di una vera cultura della sicurezza, dalle lacune del sistema di formazione, prevenzione e vigilanza, dall’esasperazione dei ritmi di lavoro e dalla frantumazione del processo produttivo, caratterizzato da un ricorso sempre più spinto ad appalti e subappalti». Partendo da queste premesse Belci, Fania e Visentini chiedono alla Regione «un impegno straordinario» sulla prevenzione, «che dovrà essere elemento centrale del futuro Piano socio-sanitario», e una rapida approvazione della legge sugli appalti, «strumento fondamentale per favorire un maggior rispetto delle leggi e dei contratti nel settore dei lavori pubblici e dell’edilizia in genere».
Ma le richieste dei sindacati non si fermano qui. Cgil, Cisl e Uil rivendicano anche una valutazione e una verifica complessiva sull’efficacia della pianificazione in ambito socio-sanitario e di tutti gli atti assunti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro: «Questo – spiegano – per comprendere come vengono impiegate le risorse stanziate e per valutare il livello di attuazione dei provvedimenti approvati dall’attuale amministrazione regionale e da quelle che l’hanno preceduta».