Soccorso ai migranti, solidarietà della Cgil ai medici firmatari dell’appello
Piena solidarietà ai medici firmatari dell’appello per l’apertura dei porti. A esprimerla è la segreteria regionale della Cgil Friuli Venezia Giulia, per bocca del segretario generale Villiam Pezzetta, che parla di «totale identità di vedute» con le posizioni espresse dai 180 medici che hanno sottoscritto il documento. Pezzetta, sempre a nome dell’intera segreteria, condanna la reazione «scomposta» del presidente della Regione: «Paventare possibili censure da parte delle Aziende sanitarie – dichiara – suona come una inaccettabile pretesa di imporre il silenzio a persone che esprimono, con il proprio libero pensiero, convinzioni strettamente connesse con la propria deontologia professionale e con l’essenza più profonda del proprio lavoro. La Cgil – conclude il segretario – è a fianco dei medici che hanno firmato e aderito all’appello, pronta a sostenerli, moralmente e materialmente, in ogni sede».
A quella del segretario generale si aggiungono le voci del sindacato di categoria. «Se 180 professionisti hanno sottoscritto quell’appello – scrivono in una nota congiunta la segretaria regionale Orietta Olivo e il rappresentante dei medici Calogero Anzallo – è perché ne avevano piena facoltà come cittadini, come lavoratori e come medici. Il fatto di lavorare per il servizio pubblico – proseguono – non può in alcun modo essere interpretato come un ostacolo alla piena e libera espressione delle proprie opinioni. Non crediamo del resto che analoghe considerazioni sarebbero state fatte dal presidente della Regione, di fronte a una presa di posizione pubblica a sostegno delle azioni del Governo. Così come non crediamo che le pretese censorie di Fedriga possano far cambiare idea a chi ha lanciato quell’appello, scoraggiare nuove adesioni o prese di posizione di analogo tenore».