Sos cassa integrazione, urgenti misure per la ripresa

«La mancanza di segnali di ripresa e l’aggravarsi della situazione occupazionale, confermato dall’andamento della Cig nei primi quattro mesi del 2014, impongono alla nostra Regione un’accelerazione nel cammino delle riforme». Lo ha dichiarato Franco Belci, segretario generale della Cgil Fvg, aprendo oggi a Udine i lavori del nuovo direttivo, alla sua prima convocazione dopo il congresso di fine marzo.
SANIT??. Belci, che è intervenuto sia per tracciare un bilancio della recente tornata congressuale che sui grandi temi aperti a livello nazionale e regionale, si è soffermato a lungo sulla riforma sanitaria messa in cantiere dalla Giunta. «Una riforma – ha detto Belci – di cui condividiamo i principi generali, cioè la scelta di puntare non sulla competizione ma sulle sinergie tra le aziende sanitarie e sull’integrazione tra ospedale e territorio. Consideriamo però ancora troppo generiche, nelle linee guida presentate dalla Giunta, le parti relative al rafforzamento dei sertvizi territoriali, al rapporti tra gli ospedali all’interno delle aree vaste, all’eliminazione dei doppioni, che rappresenta un passaggio indispensabile della riforma. Così come è indispensabile garantire un ruolo ai sindaci nella gestione del sistema.
EMERGENZA CIG. Riguardo al quadro economico e occupazionale, il segretario ha sottolineato nuovamente l’importanza dell’accordo su Electrolux «E’ stato conseguito un risultato importante – ha detto Belci – ma i numeri sulla Cig dimostrano una volta di più che non ci si può limitare a giocare in difesa. Rispetto allo scorso anno la cassa straordinaria cresce del 50%, segno che aumenta in modo esponenziale il numero dei lavoratori a rischio licenziamento, e colpisce in modo pesante tutti i comparti chiave: dalla meccanica al legno, dall’edilizia al commercio. L’andamento per provincia, inoltre, dimostra che l’emergenza non riguarda soltanto singoli territori: a Udine le ore autorizzate crescono quasi del 50%, un incremento più che doppio rispetto a quello di Pordenone, giustamente considerata l’epicentro della crisi per la portata di vertenze come Electrolux, Ideal Standard e le perduranti difficoltà del Distretto del mobile».
RECORD NEGATIVO. «Si tratta di un primato per il Fvg, ancora più negativo se si considera che a livello nazionale il primo quadrimestre fa segnare una diminuzione del 4% negli interventi e che il valore totalizzato in regione negli ultimi sette mesi, 18,5 milioni di ore, è superiore a quello totalizzato nell’intero 2009, primo anno della crisi», commenta Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Cgil Fvg (in allegato il testo integrale dell’analisi Ires). «Oltre al forte incremento della Cigs a causa delle numerose crisi strutturali – prosegue Russo – colpiscono il notevole ricorso alla cassa in deroga (+22%) e il progressivo allargamento della crisi al terziario, come conferma il +22% di incremento del ricorso alla Cig nel commercio».
LE PRIORIT??. Da qui le priorità, rimarcate dal segretario generale anche nel corso dell’incontro di lunedì con la presidente della Regione Debora Serracchiani, di concentrare ogni sforzo possibile sulle misure capaci di rilanciare, direttamente o indirettamente, lo sviluppo e l’occupazione: «Sostegni più mirati all’innovazione e alla ricerca, fiscalità di vantaggio per contrastare la fuga di imprese verso Austria e Slovenia, un’accelerazione sulle politiche attive del lavoro, estendendo parte delle misure previste su Garanzia Giovani anche ad altre categorie deboli, una nuova legge sul commercio per arginare la deregulation del settore e delle aperture, la riforma delle autonomie locali come strumento per ridurre il peso della burocrazia su imprese e cittadini, nuove regole sugli appalti per garantire da un lato la legalità delle procedure e il rispetto dei diritti dei lavoratori, dall’altro un più rapido avvio delle opere cantierabili, anche attraverso un auspicabile allentamento del patto di stabilità».