Terremoto, via alla sottoscrizione nei luoghi di lavoro
Un contributo volontario pari a un’ora di salario da parte del lavoratore, cui corrisponderà un versamento analogo da parte dell’impresa. Verrà alimentato così il fondo straordinario per le popolazioni terremotate del centro Italia, istituito in base a un accordo nazionale firmato ieri, 30 agosto, da Cgil-Cisl-Uil e Confindustria.
La raccolta, il cui avvio era atteso anche a livello regionale, come anticipato dai segretari di Cgil, Cisl e Uil Friuli Venezia Giulia in una nota congiunta diffusa la scorsa settimana, si protrarrà fino al 31 gennaio 2017. I fondi confluiranno in un unico conto corrente nazionale, Iban IT94V0103003201000002589031, BIC PASCITMMRM, attivato
presso il Monte Paschi di Siena, intestato “Confindustria Cgil-Cisl-Uil, Fondo di solidarietà per le popolazioni del Centro Italia”.
«Confindustria e Cgil-Cisl-Uil – si legge nel comunicato nazionale – effettueranno
una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento entro il prossimo mese
di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità
preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che garantiscano
la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi/strutture di
pubblica utilità – e il rapido utilizzo dei fondi, considerata la gravità della
situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione».
La raccolta, il cui avvio era atteso anche a livello regionale, come anticipato dai segretari di Cgil, Cisl e Uil Friuli Venezia Giulia in una nota congiunta diffusa la scorsa settimana, si protrarrà fino al 31 gennaio 2017. I fondi confluiranno in un unico conto corrente nazionale, Iban IT94V0103003201000002589031, BIC PASCITMMRM, attivato
presso il Monte Paschi di Siena, intestato “Confindustria Cgil-Cisl-Uil, Fondo di solidarietà per le popolazioni del Centro Italia”.
«Confindustria e Cgil-Cisl-Uil – si legge nel comunicato nazionale – effettueranno
una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento entro il prossimo mese
di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità
preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che garantiscano
la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi/strutture di
pubblica utilità – e il rapido utilizzo dei fondi, considerata la gravità della
situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione».