Tuodì, il piano di concordato chiude Codroipo e Pordenone
Serrande chiuse per i due supermercati Tuodì del Friuli Venezia Giulia. Martedì 11 luglio, infatti, il gruppo ha presentato al tribunale di Roma la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo, nell’ambito di un piano che prevede un ridimensionamento della rete distributiva – definito temporaneo dall’azienda. Il piano colpisce 123 punti vendita, tra i quali entrambi quelli della nostra regione, situati a Codroipo e Pordenone. A darne notizia Francesco Buonopane, della Filcams Cgil, sulla base di una nota che i vertici del gruppo hanno inviato nella serata di ieri alle organizzazioni sindacali. Per far fronte ai crescenti problemi di approvvigionamento dei punti vendita, causati dalla forte esposizione finanziaria, si è deciso in sostanza di dirottare verso i negozi che resteranno aperti la merce recuperata dagli scaffali di quelli chiusi, che questa mattina non hanno alzato le serrande. Le lavoratrici usufruiranno delle ferie residue fino a completo smaltimento, per poi essere collocate in aspettativa retribuita.
La notizia non arriva certo a sorpresa per il sindacato, che nelle ultime settimane aveva indetto scioperi e presidi anche in regione, anche se colpisce negativamente il fatto che la comunicazione del piano sia stata annunciata solo quattro giorni dopo l’incontro tenutosi a Roma la scorsa settimana, dal quale nulla era trapelato attorno alle chiusure. Il timore è che per il Fvg queste non si rivelino temporanee ma definitive, come già avvenuto in passato nell’ambito della vertenza Mercatone1. L’attenzione ora è rivolta al prossimo incontro con il ministero dello Sviluppo economico, in programma mercoledì prossimo (19 luglio), e alla pronuncia del tribunale di Roma sulla richiesta di ammissione al concordato.
La Filcams auspica che i giudici sappiano valutare attentamente l’impatto sociale di questa crisi, che coinvolge 4mila lavoratori tra dipendenti e indotto, oltre che le prospettive di risanamento aziendale, identificando la procedura che consenta la maggior salvaguardia possibile dell’occupazione, sia nell’immediato che in prospettiva. Per quanto riguarda nello specifico i due punti vendita del Fvg, si confida anche nell’interessamento di altri operatori della distribuzione, nazionali o locali, interessati ad acquisire due negozi situati in buona posizione e capaci, prima di quest’ultimo periodo di forte difficoltà negli approvvigionamenti, di conquistarsi e fidelizzare un buon numero di clienti.