Udine, è Pezzetta il nuovo segretario generale
E’ Villiam Pezzetta il nuovo segretario generale della Cgil di Udine. Eletto a larghissima maggioranza (45 favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto) dal direttivo provinciale tenutosi oggi a Tricesimo a margine della conferenza di organizzazione, Pezzetta succede ad Alessandro Forabosco, giunto a scadenza di mandato dopo aver guidato la Cgil Alto Friuli e la nuova Camera del lavoro provinciale unificata del 2010.
«Raccolgo un’eredità stimolante quanto impegnativa, purtroppo in un momento ancora difficile, come dimostrano i principali indicatori sull’economia e sul mercato del lavoro». Queste le parole del neosegretario, che approda al vertice della Cgil Udine a 57 anni, dopo avere guidato già la Fiom Udinese-Bassa Friulana e la Fillea regionale, la categoria dell’edilizia e del legno arredo, e a un anno dall’ingresso nella segreteria della Cgil provinciale, che conta 35mila iscritti, un terzo rispetto ai 107mila aderenti alla confederazione in Friuli Venezia Giulia.
Proclamato segretario generale di fronte a quasi 200 persone tra componenti del direttivo e delegati, Pezzetta ha posto l’accento sui 13mila posti di lavoro persi dal 2008, con un deficit occupazionale che secondo l’Istat prosegue il suo calo tendenziale anche nel 2015. Più incoraggianti i dati dei centri per l’impiego, comunicati dalla Provincia, che nel 1° trimestre 2015 evidenziano un saldo positivo di quasi 4.000 posti tra assunzioni e cessazioni. Si tratta però dello stesso saldo registrato nei primi tre mesi dello scorso anno, con un incremento delle assunzioni (+6,8%) interamente controbilanciato, nel confronto col 2014, da un parallelo incremento delle cessazioni (+9,2%). «Il che ci fa pensare – commenta Pezzetta – che la ripresa delle assunzioni e in particolare di quelle a tempo indeterminato, in crescita del 20%, è l’effetto più di una sostituzione di rapporti già in essere che della creazione di nuovo lavoro. Evidente il peso degli incentivi al tempo indeterminato introdotti dalla legge di stabilità 2015, che stanno avendo un effetto positivo, ma che non va enfatizzato, anche perché si tratta di un tempo indeterminato depotenziato dalla rimozione dell’articolo 18».
Una vera ripresa, secondo Pezzetta, passa attraverso una nuova strategia di politiche industriali, non per una deregolamentazione del mercato del lavoro. «Bene quindi – dichiara – il piano Rilancimpresa della Regione, che scommette sul sostegno al manifatturiero e alle filiere agendo sulla leva strategica dell’innovazione di processo e di prodotto. Ma bisogna accelerare il percorso di attuazione della legge e rafforzare gli investimenti su interventi strategici come la messa in sicurezza del territorio, il recupero edilizio dei centri urbani, l’efficienza energetica degli edifici. Ma centrale – prosegue il segretario – sarà anche una vera semplificazione della pubblica amministrazione, che punti allo sportello unico per le imprese, oltre a un piano energetico regionale e a una politica delle infrastrutture che valorizzi la nostra posizione strategica nel contesto europeo. Un progetto organico di rilancio della portualità, unito a un’adeguata politica di investimenti sulle reti stradali, ferroviarie e sul sistema della logistica integrata, è un imperativo categorico per una regione e una provincia a spiccata vocazione manufatturiera, oltre a una grande opportunità per far ripartire il volano dell’edilizia creando ricchezza e sopratutto occupazione».