Una cabina di regia per lo sviluppo e l’occupazione




Costituire una cabina di regia tra le associazioni imprenditoriali e i sindacati maggiormente rappresentativi, per elaborare proposte di politica economica da sottoporre al governo regionale. È la proposta che il segretario regionale della Cgil Franco Belci avanza al presidente della Regione Renzo Tondo e ai rappresentanti del mondo imprenditoriale.
«Io credo che nella nostra regione – spiega Belci – ci siano le condizioni per riempire di contenuti quel concetto di “patto sociale” di cui tanto si parla, spesso in modo astratto, a livello nazionale. Ne avevamo già parlato a marzo in occasione del congresso regionale Cgil, senza ottenere risposta. Torniamo a farlo adesso, nella convinzione che sia necessario mettere in campo nuovi strumenti e nuove politiche d’intervento, per essere preparati ad affrontare la nuova fase della crisi, ancora difficilmente inquadrabile, e ad arginarne gli effetti sull’occupazione, che purtroppo sono destinati ad aggravarsi. La Cgil, da parte sua, è disponibile ad un confronto e, se ce ne saranno le condizioni, ad un accordo che trasformi gli stanchi e inutili rituali di concertazione raramente praticati da Tondo in una vera e propria cabina di regia, costituita dalle associazioni sindacali e datoriali più rappresentative».
Positivi, secondo Belci, alcuni segnali lanciati dal mondo imprenditoriale: «Abbiamo – dichiara – le posizioni recentemente espresse dal leader regionale degli industriali Alessandro Calligaris e dal presidente della Cassa di Risparmio Fvg Giuseppe Morandini sulla necessità di un maggiore dialogo tra politica e parti sociali. Crediamo che anche il Presidente della Giunta debba battere un colpo, con l’obiettivo di recuperare uno spirito di solidarietà e di coesione paragonabile a quello che caratterizzò la ricostruzione post terremoto. Per riuscirci vanno valorizzate le responsabilità e il ruolo di tutti gli Enti locali, in un’ottica di pari dignità e di decentramento. Va recuperato inoltre un legame forte tra aziende, sistema finanziario e territorio, per costruire un sistema integrato capace di contrapporre l’ottica della coesione a quella del frazionamento istituzionale, settoriale o territoriale».