“Con le donne del mondo”: dalla Cgil un no “globale” alla violenza di genere
With world women. È universale, a tutte le donne del mondo, la dedica scelta dalla Cgil per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulla donna. A segnare l’appuntamento, quest’anno, anche la panchina rossa che Maurizio Landini inaugurerà domani pomeriggio nella sede nazionale di Corso Italia, simbolo e sintesi delle tante manifestazioni che il sindacato ha indetto in tutta Italia per celebrare la ricorrenza. Mobilitate anche le Camere del lavoro e le categorie del Friuli Venezia Giulia, dove si segnala in particolare il nuovo allestimento curato da Cgil e Cisl provinciali all’ingresso della sede unitaria di San Valentino, che da diversi anni, in occasione del 25 novembre, “viene” decorata con opere, oggetti e messaggi sul tema del contrasto alla violenza di genere.
«A caricare d’importanza e di significati questo 25 novembre – dichiara Rossana Giacaz, responsabile Pari opportunità della segreteria regionale Cgil – non sono soltanto le migliaia di casi discriminazione, violenza privata e i femminicidi che continuano a funestare il nostro Paese, ma anche la dimensione politica della violenza sulle donne, la violenza di genere fatta sistema contro la quale si stanno coraggiosamente battendo decine di migliaia di donne e anche di uomini nell’Iran e in altri Paesi dove la condizione di vita e la negazione dei diritti delle donne assumono dimensioni clamorose e inaccettabili, che colpiscono dolorosamente la nostra sensibilità anche a migliaia di chilometri di distanza». È questo il messaggio che vuole lanciare la Cgil con lo slogan “With world women”, spiega Giacaz, «rivendicando l’esigenza di un fermo appoggio politico da parte del nostro Paese, a tutti i livelli istituzionali, senza distinzioni di schieramento e senza strumentalizzazioni, a battaglie come quelle delle donne iraniane». Ma «senza dimenticare – sottolinea – che anche nella nostra società e nelle nostre famiglie resta ancora tanta strada da percorrere per garantire alle donne una reale uguaglianza di opportunità, nella vita e nel lavoro, e per combattere alle radici, fin dalla scuola, prassi e retaggi culturali che continuano ad alimentare le discriminazioni e la violenza di genere».