Dalle urne un esito chiaro, non una cambiale in bianco
Dalle elezioni regionali emergono almeno due dati chiari. Il primo è il giudizio positivo degli elettori sull’operato della Giunta Fedriga, con la maggioranza uscente che supera il livello dei consensi ottenuti cinque anni fa. Il secondo è il consolidarsi del fenomeno dell’astensionismo, con un elettore su due che diserta le urne. Quanto al primo dato, la fiducia non può essere considerata una cambiale in bianco: i temi emersi in campagna elettorale, e le criticità che li caratterizzano, a partire da emergenze come la sanità e l’ambiente, richiedono una gestione responsabile e condivisa con le forze economiche e sociali, in una legislatura che tutti ci auguriamo possa essere più “ordinaria” e meno segnata dalle emergenze, ma nella quale gli strascichi della pandemia e delle varie crisi che abbiamo attraversato continueranno a farsi sentire.
Garantire ascolto e coinvolgimento alle parti sociali, alle organizzazioni di rappresentanza, ai territori, all’associazionismo, è anche una delle strategie da mettere in campo per contrastare la sfiducia nella politica, dando prova e immagine di una politica più vicina ai bisogni e alle istanze dei cittadini. Questa la prima, grande sfida che ci sentiamo di lanciare a Massimiliano Fedriga nel giorno che sancisce la sua rielezione a governatore. Quanto all’agenda di governo, si tratta di passare dalla stagione dell’emergenza a quella di una programmazione delle scelte strategiche capaci di rilanciare il futuro di questa regione attraverso scelte lungimiranti di politica industriale, di sviluppo sostenibile, di difesa e rilancio dell’occupazione di qualità, di rinnovamento e rafforzamento del nostro sistema pubblico di sanità e welfare.
Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg